I giovani hanno beneficiato poco o nulla del recupero del mercato del lavoro negli ultimi mesi. Il PON al 2020 mette sul piatto 2 miliardi. I risultati finora sono stati a luci e ombre: molte iscrizioni, meno sbocchi effettivi. Ecco come si possono attivare i ragazzi che non studiano né lavorano. Via libera anche all’incentivo per le assunzioni nelle regioni in difficoltà
di RAFFAELE RICCIARDI, La Repubblica, Economia&Finanza
MILANO – L’Inps ha pubblicato la circolare che attua la nuova Garanzia Giovani, incentivo per le assunzioni effettuate in Italia (esclusa Bolzano) “al fine di favorire il miglioramento dei livelli occupazionali dei giovani dai 16 ai 29 anni che non siano inseriti in un percorso di studio o formazione”. Un bonus che va ai privati che assumono personale senza esservi tenuti e spetta per l’assunzione di giovani che si registrano al “Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani” (in breve “Programma Garanzia Giovani”).
Possono registrarsi al Programma i giovani di età compresa tra i 16 e i 29 anni cosiddetti Neet – Not (engaged in) Education, Employment or Training – cioè non inseriti in un percorso di studi o formazione. Devono risultano disoccupati e dare la propria disponibilità al sistema informativo per svolgere subito un lavoro o partecipare alle misure di politiche attive del lavoro concordate con il centro per l’impiego. L’incentivo vale per le assunzioni, anche in somministrazione, a tempo determinato di almeno sei mesi, e per quelle a tempo indeterminato, inclusi i rapporti di apprendistato.
Il bonus va spalmato in 12 quote mensili a partire dalla data di assunzione del lavoratore e riguarda:
Il bonus, dettaglia l’Inps, è coperto con uno stanziamento di 200 milioni di euro, che con il classico conto della serva basterebbero ad assumere quasi 25 mila giovani con contratto stabile (….) Per continuare a leggere l’articolo o scaricarne il Pdf cliccare qui
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